Si passeggia per il centro
affollatissimo,
la città è bella con un centro storico ben tenuto,compro un telefono.
Al ritorno faccio gasolio, cena con riso di Venere.
la città è bella con un centro storico ben tenuto,compro un telefono.
Al ritorno faccio gasolio, cena con riso di Venere.
Stamattina passeggiata di nuovo nel
centro, stasera arriva Luciano,
dietro il porto c’è un bunker della seconda guerra, si
fa il bagno tra le rocce.
Max prende le cozze tra i massi di cemento e le pulisce stando in acqua,
dopo un po' che sta lì torna alla barca e mi dice che s'è alzata la nebbia
"Quale nebbia, c'è un sole che spacca le pietre!"
Ha gli occhi fosforescenti e vede annebbiato,
dopo un po' che sta lì torna alla barca e mi dice che s'è alzata la nebbia
"Quale nebbia, c'è un sole che spacca le pietre!"
Ha gli occhi fosforescenti e vede annebbiato,
trova una farmacia che gli vende
una ciofeca che non fa niente, vede sempre nebbia.
Arriva Luciano, si va a spasso per
il centro,
metto qualche moneta nel cestello
di un mimo che mi dà un biglietto con scritto
“A provocare un sorriso è quasi
sempre un altro sorriso 18 71 59”.
Si va a mangiare un brodetto
vergognoso che mi costa 100 euri.
Ci alziamo alle 5 e mezza Max dice
di essere cieco e non vuol partire
non vuole neanche che rimaniamo lì
con lui a cercare un oculista,
non dovremmo lasciarlo lì che non
vede manco un prete tra la neve ma lui insiste.
Partenza alle 6 senza Max, poco
vento e poco mare in compenso tanto sole.
Alle nove chiamo Paolini, Luciano
dorme, telefona e smanetta col cellulare.
Chiamo Max che mi dice che è in visita da una oculista.
Chiamo Max che mi dice che è in visita da una oculista.
Arriviamo a Savelletri alle 7 di
sera e ci vengono a prendere gli amici di Luciano
che ci portano in una villetta a
mangiare come lupi,
tutta roba locale, verdure dai sapori intensi e mai sentiti; questa è una gran terra.
tutta roba locale, verdure dai sapori intensi e mai sentiti; questa è una gran terra.
Ci riportano in barca che dormiamo già prima di entrare nel letto.
Oggi abbiamo fatto 70.7 miglia che
sommati agli altri fanno 591.4.
Il tipo che ci ha aiutato a
ormeggiare ci ha promesso luce e acqua
ma non si vede ne’ lui ne’ loro e
allora partiamo.
Mare poco mosso e vento da nord
sole che arriva a 43 gradi
bevo come un cammello e non faccio
una stilla di piscia
a proposito, il bagno puzza come un
vecchio vespasiano.
Alle nove chiamo Paolini, Luciano
dorme, telefona e smanetta col cellulare,
ogni tanto mi racconta una
avventura con quella che sta al telefono.
“Questa l’ho conosciuta in Brasile,
ha il culo più bello del mondo,
fa la spogliarellista ma la dà solo
a me perché mi vuole bene”
“Beato te” volevo dire “beota” ma
sono troppo buono.
Arriviamo a Trani alle 4 del
pomeriggio dopo 53 miglia, fatto gasolio (€112 )
non chiedo il permesso ma telefono
alla Lega Navale che mi garantisce un posto
non era mai successo finora e non
succederà più.
L’ormeggiatore Luigi ci fa vedere
una tartaruga
che ogni tanto tira fuori la testa
dall’acqua e che è lì nel porto da una settimana.
Max telefona, gli hanno
diagnosticato sovraesposizione ai raggi UV,
gli hanno messo due gocce per
occhio e adesso ci vede.
Giriamo per il centro, la città è bella,
mangiamo una montagna di pesce
al ristorante della Lega, totale 32
euri. In cuccetta mi addormento subito,
Luciano telefona e smanetta col cellulare.
Luciano telefona e smanetta col cellulare.
Partenza alle 6, navigazione con mare poco mosso e vento di
15 nodi, motore a 2000 giri,
sole caldo, troppo, di sotto arriva a 43 gradi, si scende
solo per bere.
Alle nove chiamo Paolini ma non c’è campo, Luciano dorme,
se non dorme smanetta col telefono, pranzo con simmenthal.
se non dorme smanetta col telefono, pranzo con simmenthal.
Arriviamo a Vieste alle 13 dopo aver chiamato la capitaneria
che risponde come al solito.
Altre 39.2 miglia e siamo a 683.6.
Il porto è bello con le case che gli si affacciano
Il porto è bello con le case che gli si affacciano
che fanno pensare ad uno sviluppo caotico e selvaggio
(praticamente fanno schifo)
la città però è viva e il centro bello con le viuzze strette
fatte apposte per contrastare le scorribande dei Turchi
fatte apposte per contrastare le scorribande dei Turchi
che su una via larga sarebbero arrivati in massa ma su vie strette
arrivavano due alla volta
e potevano essere ammazzati più facilmente.
Passo il pomeriggio a far docce col tubo del marina, la
sera pizza,
sono talmente sfinito che non riesco neanche a sentire il
sapore della pizza,
mando giù un pezzo dietro l’altro aiutandomi con la birra.
Partenza alle 6, si incomincia presto a ballare con mare al
traverso
prima riduciamo la randa che ci fa andare all’orza poi anche
il fiocco,
Palinuro (Il timoniere di Ulisse e il mio timone automatico)
perde i colpi e non ce la fa a tenere la rotta
perde i colpi e non ce la fa a tenere la rotta
e allora prendo il timone e cerco di fare meglio di lui ma
non è facile
fortuna che la barca è brava.
Le onde si fanno via via più alte fino ad arrivare a più di 2 metri e mezzo (stima di Luciano)
certo, non saranno “le onde adulte della Gauscogna” (come cantavano i New Trolls)
ma fanno tribolare anche queste, il vento arriva a 28 nodi e la barca, sebbene a volte sbandi
ma fanno tribolare anche queste, il vento arriva a 28 nodi e la barca, sebbene a volte sbandi
con la falchetta in acqua fila via liscia fino a raggiungere gli
8.2 nodi.
Chiamo Paolini (che palle sta chiamata quotidiana)
Luciano dorme e se non dorme
smanetta col cellulare.
Alle tre del pomeriggio il vento cala e apriamo tutto il genoa
arriviamo con 7.2 nodi fino a Vasto alle 5 e mezza.
Ho fatto nove ore di timone e sono sfinito e digiuno
ma soddisfatto per la bella cavalcata di 69.4 miglia.
ma soddisfatto per la bella cavalcata di 69.4 miglia.
Alla capitaneria mi hanno detto che il posto ce l’hanno
ma me lo danno solo se il marina è pieno
(non hanno voglia neanche di riempire un modulo)
(non hanno voglia neanche di riempire un modulo)
Cenato in un ristorante raccomandato da Gennari (amico di Paolini)
che in cambio della dritta vuole qualche peperoncino locale,
brodetto ordinario senza difetti ma senza lode in tavola
vino Trebbiano, 70 euri
il vino non c’entra niente col brodetto
e i 70 euri non c’entrano niente con tutto quanto.
e i 70 euri non c’entrano niente con tutto quanto.
Ho lasciato il telefono al ristorante e la mattina ci tocca
aspettare
che qualcuno apra per recuperarlo quindi partiamo
alle 8.30.
Prima che lo accecassi tu ci ha pensato il sole :D
RispondiEliminaLa moglie di Luciano si stuferà presto di un tal marito .
RispondiEliminaSaranno anche buoni amici, quelli che ti scegli come compagni di viaggio, ma come marinai non valgono molto. :)
Si fa aspettare la quinta puntata del racconto... non è che il marinaio Nucci ha intrapreso un altro viaggio a nostra insaputa?
RispondiEliminaChe sia andato a recuperare l'amico Max rimasto indietro per via dell'esposizione ai raggi solari?
Certo che anche tu sei una bella frana. Credo che Bruna abbia ragione a non fidarsi a venire in barca con te
RispondiEliminaVedo che lo spammaro ha ricominciato anche con altro nome, sui post vecchi. Oggi ho ricevuto le notifiche a raffica di quelli del 2015 perciò sono costretta a togliere il ricevimento dei commenti ai post del tuo blog
RispondiEliminaMi dispiace Lù, Sto cancellando tutti i commenti del Blogger
RispondiEliminae ho anche messo una verifica di identità,
l'avevo già messo come spam ma non c'è niente da fare.