lunedì 22 marzo 2021

Il pollaio: gli venga un colpo!

 

Umbo si fa la casa, ha comprato la casa della suocera dalla cognata

e ci fa la casa per se, veramente l’ha comprata l’Anna

ma lui dice che è anche la sua perché anche se è intestata a lei

i soldi sono anche di lui.
Il posto è bello, vicino al centro ma fuori dalle mura,

con un bel pezzo di terra intorno ne’ grande ne’ piccolo

e lui già sogna di farci l’orto così ho pensato che per l’inaugurazione

di regalo gli faccio un pollaio fatto da me.

Le tavole di legno le ho e allora faccio un progettino con tutte le misure

e mi metto a lavorare, anzi, per prima cosa mi compro la sega

che è da un pezzo che la volevo

ma non trovavo la scusa buona per comprarla.

Comincio a tagliare e pare che tutto venga bene,

gli faccio perfino il cassetto per tirar fuori lo sterco

che le galline la fanno dappertutto

e non c’è verso di insegnargli a farla sempre nello stesso posto

come ai cani e ai gatti.

Sta venendo bene, ma “Porcaputtanaaa!”

M’ha tirato dentro un dito e adesso non ho il coraggio di vedere

che cosa mi son fatto, un pisciarello di sangue cade per terra sulla segatura

“Meno male così non dovrò pulire”
ma perché a me nei momenti difficili

mi vengono in mente ste stronzate non l’ho mai capito.

Corro di sopra e comincio a spogliarmi,

metto intorno al dito un fazzoletto e mi cambio un po’

“Cos’è successo?”

“Mi son tagliato un dito e tocca andare al pronto soccorso”
“Ci vai da solo”

“Com’è che a te ti viene così bene fare la stronza!”

Però poi si veste e m’accompagna.

Arrivato mi prendono subito in carico, mi fanno i raggi

e poi il dottore comincia ad armeggiare intorno alla ferita

e a lamentarsi perché manca la carne, quasi l’avessi fatto apposta,

si lamenta lui e io cosa dovrei dire?

Stamattina sono all’ospedale che mi devono fare l’antitetanica

che iersera non ricordavo quando l’avevo fatta,

c’è l’infermiera con la siringa pronta in mano e io mi tiro giù i pantaloni

lei  stava lì di fianco zitta senza far niente con la siringa per aria

e allora le chiedo dove dovevo mettermi

"Seduto, la facciamo al braccio"

Così mi son seduto a culo nudo e ho fatto la puntura.

Adesso son qui col dito medio fasciato ritto che non si piega

e mi viene in mente che per il 25 aprile probabilmente sarà ancora così

e francamente non sarà il caso di fare il saluto

al monumento ai Partigiani.