lunedì 28 novembre 2022

Madre Teresa


 

Chiara undici anni va a catechismo,
è la più grande, dopo di lei viene Claudia di due anni di meno
e infine Gabriele di sei anni, l’ultimo di una bella covata.
Un giorno Chiara torna a casa con un giornalino su cui spicca la foto
di una donna con un velo bianco bordato d’azzurro che le copre la testa
Gabriele curioso chiede chi sia, “Chi è, chi è, Chiara, chi è”
la tira per un braccio e continua a chiedere finché lei gli dice
“E’ tua mamma, non te l’abbiamo mai detto ma tua mamma è questa qui”
“No, non è vero, è brutta, non è vero!”
Claudia lì vicino ha sentito e conferma la versione di Chiara
Tra pianti e urli alla fine Gabriele si convince di quel che gli dicono le sorelle
è il figlio di quella signora che i loro genitori l’anno accolto in casa
e la sua vera madre è Teresa di Calcutta che nella sua immensa bontà
è partita per aiutare tanta gente povera
e siccome non poteva portarsi dietro un bambino piccolo
lo ha consegnato ai loro genitori
che gli vogliono bene come fosse davvero figlio loro.
Per qualche giorno la faccenda va avanti con Gabriele che piange spesso
ed è scontroso con la madre fintanto che dietro le insistenze di lei
svela il motivo di tanti pianti
“Sono stato lasciato solo dalla mia mamma”
la Merci lo coccola, gli spiega che gli hanno detto una stupidaggine
Piangono a dirotto insieme e lui fatica a crederci ma alla fine si convince.
Chiara e Claudia tornano felici da scuola e non s’immaginano
lo sgrullo di botte che le accolgono, punizioni e botte per giorni.
 
Ho saputo di sta storia da Gabriele che mentre ride raccontandola
non riesce a nascondere una emozione che va dalle guance rosse
al chinare la testa quasi a nascondersi
a riprova che certe cose vissute da bambini
anche dopo trent’anni sono ancora vive.