Finalmente abbiamo rivisto Marco,
non abbiamo fatto cena come si dovrebbe fare il giorno
della vigilia
ma siamo stati insieme a pranzo
perché lui doveva tornare in Ancona entro il
coprifuoco
eravamo noi, lui, la Deborina, Michele e la Giulia col
padre Brunello.
Brunello, classe ’35, era professore di diritto a
giurisprudenza,
mangia con noi ogni volta che vengono anche Michele e
la Giulia
e quando finiamo di mangiare loro se ne vanno e lui
resta
e parliamo un po’ di tutto fino a ora di cena
quando lui se ne va a casa sennò la badante s’incazza.
A sentire i suoi racconti è uno spasso,
pare che abbia fatto una vita per caso,
per caso è diventato professore perché amico di Carlo
Bò,
per caso è diventato senatore perché repubblicano
e per caso è diventato Grande Oratore Morale del
Grande Oriente d’Italia
(nota bene che è la seconda carica della massoneria
italiana, mica bruscolini!)
per poi dimettersi ai tempi di Gelli perché ne aveva
compreso il marciume
e perfino per caso è prononno di Valentino Rossi
in quanto fratello del nonno materno
e sempre per caso ha avuto un pacco di cariche
nazionali
sia nella politica che nello sport.
Si parla di argomenti vecchi perché ormai di argomenti
freschi,
quelli di prima mano non ne abbiamo più
(ma per lui son sempre nuovi, non si ricorda mai le
cose che m’ha già detto
e io non sto certo lì a farglielo notare, sto zitto e
riascolto)
e oggi era giornata di malanni, si lamentava per il
mal di schiena
e del fatto che la pedicure gli prende venti euri
per tagliargli le unghie dei piedi
e si lamentava anche della badante che non glieli
vuole tagliare
mentre lui non riesce a piegarsi per farlo da solo.
Poi sto mal di schiena lo preoccupa perché non si sa
mai a cosa può portare
perché lui è già stato operato per un aneurisma, un
tumore allo stomaco
(a vedere quel che mangia non si direbbe) cinque bay
pass,
c’ha addosso un peacemaker cardiaco e un enfisema polmonare
che lo costringe ad attaccarsi alla bombola di
ossigeno
un paio d’ore al giorno e proprio per questo s’è
scoperto che
a settembre ‘19 quando l’hanno ricoverato per una
polmonite bilaterale
poteva aver contratto il virus del covid che ancora
non si conosceva.
Non
è bello ridere delle disgrazie altrui ma quando diventano troppe
perdono
di gravità e si tramutano sfighe su cui scherzare.
Ecco, uno che si può permettere una cartella clinica
col riporto come la sua
che si lamenti delle unghie dei piedi a me mi pare
mitico!