Mi sarebbe piaciuto continuare a farlo
ma era ora di passare la mano
e sì che non era un incarico importante
ma ho creduto che fosse ora
sia per lasciare il posto a un ragazzo
sia perché fosse di esempio a qualcun altro che ancora sta
attaccato alla sedia.
Son certo anzi sicurissimo che la cosa non sarà di esempio a
nessuno
ma ho deciso così e mi pare sia giusto.
Al partito mi hanno chiamato per chiedermi di fare ancora
il presidente del seggio per le primarie per la scelta del
candidato
alla elezione alla presidenza della regione
e ho detto di no per le ragioni di cui sopra.
Quando sono andato a votare c’era qualcuno dei “miei”
scrutatori
ma anche ragazzi “nuovi” che mi hanno accolto allegri
ho depositato la consueta crostata (forse erano allegri per
quella)
ho fatto la mia croce e versato i cinque euri e me ne sono
andato contento.
Francamente non ne posso più di gente che sta col culo
attaccato alla sedia,
di chi pontifica di lavoro senza aver mai lavorato neanche
un minuto,
di quelli che non si espongono mai credendo di fare
l’eminenza grigia
e neanche di quelli che fanno finta di essere intelligenti.
Abbiamo perso le elezioni amministrative e qualcuno degli
artefici della sconfitta
sta ancora seduto tra i consiglieri comunali o nella
segreteria del partito
tutti aggrappati a una sedia che non conta niente
non hanno altro interesse che quello di stare in cattedra
confabulando di cose a cui nessuno bada più.
Non ho più voglia di stare in questo partito popolato di
gente che porta soldi in Svizzera,
che non ha ancora capito che siamo un Paese senza,
senza di tutto, lavoro, voglia di fare, figli, e soprattutto
speranza,
loro vivono in un mondo diverso e vanno in televisione a
dirci cosa fare.
Ho già detto al nuovo segretario che la prossima tessera non
la prenderò
e a dire la verità mentre scrivo qui mi pare di essermi
liberato di colpo
di tutti quei parassiti che vedevo alle riunioni.
Grazie di aver letto e sopportato lo sfogo.