Iersera stavo sparando col fucile a piombini
a volte lo faccio da dentro casa tiro in un bersaglio che ho
messo nel terrazzo
e a un certo punto ho sentito che da fuori mi chiamava
Alessandro,
sono andato alla porta e lui m'ha chiesto se lo facevo provare
l'ho fatto entrare e gli ho insegnato come si fa,
abbiamo fatto un po'di tiri insieme e poi l'ho lasciato lì
da solo
tanto lui ormai è grande, ha dodic’anni e è anche bravo, ci
si può fidare
ha appena finito la seconda media e è sempre stato riservato,
quasi si vergogna di tutti, sta sopra casa mia e l'ho sempre
avuto a cuore
ha un fratello che suonava la batteria nel garage
e quando tutti si lamentavano io ero l’unico a difenderlo,
anche nelle riunioni condominiali
ha anche una sorella più grande,
diciamo che lui è arrivato tardi e è il cocco di tutti
Allora dicevo che è venuto, gli ho insegnato e gli ho anche
detto che deve concentrarsi,
altrimenti non c'è niente da fare,
la concentrazione fa la differenza tra uno sparatore e un tiratore, ha capito subito,
c'avrei giurato.
Dopo un po' lo vedo dalla finestra dello studio che agita il
fucile
per farsi vedere dai compagni che sono nel cortile
e poi viene da me e mi chiede se posso far entrare un amico
"Va bene, va a aprirgli la porta"
entrano in tre, un ragazzino di quelli carini che pareva un
figurino e due femminucce
io li faccio sparare a turno, le ragazzine sono un po'
incerte e non sparano,
si sciolgono dopo un po' e allora sparano anche loro,
siamo stati lì fino a che c'era luce abbastanza per vedere
il bersaglio
che era una campanella attaccata a un filo
quando uno ci prendeva le femmine esultavano e li guardavano
come fossero idoli,
loro, le femmine sono più piccole, andranno in prima media
avevano occhi solo per loro,
ho pensato che avranno tutta una vita davanti
e magari lo considerano cosa normale, anzi banale
è stato bellissimo vederli e pensare che fra qualche anno
anche la mia Bianca avrà un idolo che non sarà suo babbo
ma uno che farà finta di fregarsene di lei ma che anche lui
sognerà di farci una famiglia
come ha fatto suo nonno.
Che tenerezza! Già sogni il futuro della nipotina e la immagini felice con il suo amore.Niente può dare altrettanta gioia che la felicità delle persone che amiamo.
RispondiEliminaEeeeh...ma la nipotina è femmina. E lui non ha avuto figlie.
EliminaBisogna provare...
Già me lo vedo, a passarli tutti al setaccio.
ella peppa come corri :)
RispondiEliminase si diffonde la voce che raduni ragazzini sul tuo balcone e insegni loro a sparare
RispondiEliminaalla prossima riunione condominiale sono cazzacci tuoi!
Che la tua Bianca avrà un suo idolo come dici tu, mi pare la cosa più bella e giusta, francamente secondo me i pensieri preoccupanti sono altri, se pensiamo a come gira il mondo di questi tempi...il lavoro, per esempio! ma dobbiamo essere ottimisti però...anche se ci riesce con un po' di difficoltà...
RispondiEliminaFai bene a prenderti per tempo! Ma Bianca non è la nipotina del battesimo di tre post fa?
RispondiEliminaCiao Massimo, con simpatia!
Ciao Massimo, un bel quadretto familiare, tu sei un nonno fantastico, che ha voglia di giocare coi ragazzini, e quindi un po ragazzino lo sei anche tu. Un caro saluto
RispondiEliminaGrazie Katherine, mi fai sembrare una brava persona anche se devo ammettere che non sono poi così buono
RispondiEliminaGioia, il primo che si avvicina lo scortico vivo--- immagino che te ne sai qualcosa.
Amanda, era solo un pensiero che passava e io l'ho fermato
Silvia, conoso i genitori e per toglierseli dai piedi mi autorizzerebbero anche insegnare a sparare cannonate.
Ciaolili, Bianca sposerà uno ricchissimo e innamoratissimo, farà un lavoro meraviglioso e avrà tutto quel che vuole.
Nina, si, è quella del battesimo, e a giorni compirà due anni.
Teresa, a volte, le sere d'estate esco dopo cena e gioco a pallone coi ragazzi qui fuori, po loro mi fanno smpre scherzi del cavolo, stasera sono tornato a casa e c'era la porta e lo zerbino tutti infarinati, hanno sparso farina dappertutto e sula porta hanno scritto "Hello Hallo", che vuoi farci l'avrei fatto volentieri anche io.
Non mi tornano i conti , mancano la Lù e Sari, chissà che fine hanno fatto.
Grazie dei vostri interventi ragazze, ci vediamo la prossima volta.
Presente! Sono senza connessione e mancherà ancora per qualche giorno.
RispondiEliminaHo letto il tuo racconto. Non amo le armi ma penso che un adulto che ne insegna il rispetto e la pericolosità sia un fatto positivo. Non amo neppure gli idoli e auguro alla tua Bianca di avere accanto un uomo che le sia pari, fianco a fianco in vera comunione.
Ciao!
P.S.: Quando Bianca sarà una signorinella il mondo sarà cambiato? Me lo chiedo anche per la mia Beatrice... e spero sarà in meglio.
Le armi mi fanno paura. Dal tuo racconto si capisce che vengono trattate con rispetto. Fai bene a dialogare con i ragazzini, è una cosa che le persone di una certa età e anche di una non-certa-età trascurano. Invece i ragazzi hanno bisogno di rapportarsi per imparare e per scherzare.
RispondiEliminaLe nostre rispettive nipotine (per me presto saranno tre) avranno di che scegliere :)
Un abbraccio
Nou
....... veramente aspettavo un altro racconto. Ho un nipotino che ha questo nome e spero che non debba mai imparare da nessuno ad usare le armi. Per quanto riguarda il tuo ruolo di addestratore la penso come Silvia ;)
RispondiEliminaCiao Sari e Ciao Nou
RispondiEliminaLù, l'uso sportivo di un'arma è una pratica per cui,
occorre molta concentrazione e impegno per praticare questo sport.
Detto ciò mi va anche di dire che uccidono molto meno le armi che le automobili
e non parlo solo di incidenti stradali,
parlo anche di inquinamento atmosferico
non per questo smettiamo di andare in auto.
Se poi vogliamo dire che le armi a mano uccidono anche in guerra
direi che nell'ultima ne ha uccisi molti di più la pazzia umana che uno schioppo
e nella pazzia umana metto anche le bombe che sono state fatte piovere sulle città
compresa Nagasaki e Iroshima.
Vogliamo fare anche un pensierino alla caccia?
Ebbene, ammazzare un uccellino o un leprotto per portarselo a casa e mangiarlo
mi pare molto meno incivile che allevare polli in batterie
nelle quali non ha nessuna possibilità di vivere decentemente,
ammazzare un vitello che non ha ancora un anno
figlio di una siringa (è così che si ingravidano le fattrici)
solo perchè ha la carne più tenera,
a tanti potrà sembrare civile, a me fa schifo
prendere un pesce con l'arpione e tirarlo un secco e squartarlo da vivo
o anche solo prenderlo con la rete e aspettare che affoghi fuori dal suo ambiente
ha qualcosa di umano?
O non è meglio sparare a un passero che muore sul colpo senza accorgersi nemmeno?
Dare una risposta a dubbi di questo tipo significa sconvolgere il nostro sistema di vita,
meglio rimandare le decisioni e continuare a schifirci dei cacciatori
addentando un coscio di pollo.
E con questo voglio rispondere anche a chi mi ha detto che non dovrei usare le armi
e tanto meno insegnarne l'uso,
ciao.
Commento il tuo commento, Paolo.
RispondiEliminaE' vero che siamo intrisi di ipocrisie ma ce ne rendiamo conto solo quando ci confrontiamo con altre idee, diverse dalle nostre che sono spesso frutto di visioni parziali... e quindi ben vengano questi commenti.
Sono contraria alle armi e non avrei voluto comperarne neppure di quelle giocattolo a mio figlio, ma ho preferito invece fare diversamente e cercare di fargli capire quanto è pericolosa, anche se finta, un'arma. Quel che mi è piaciuto, nel tuo raccontare l'esperienza con Alessandro, è stato l'approccio con cui hai iniziato il ragazzino all'arma. Gli hai dato regole (e oggigiorno questo è importante) e spiegato come l'azione dello "sparare" debba avere un obiettivo e che solo chi si applica fa "centro"... che la ragione deve sempre avere il sopravvento sui nostri istinti o facilonerie. Questi insegnamenti, assieme al rispetto per tutti, serviranno per la vita perchè non solo il fucile, ma anche una semplice fionda possono recare danni irreparabili.
Uccidere per vedere una vita spegnersi fa inorridire una cittadina come me che ha visto la carne solo in macelleria, ma sono sensibile (educata dall'informazione) alla sofferenza degli animali, perciò compero uova di galline allevate a terra e mangio pochissima carne. Ogni nostro gesto, a ben pensarci, non è indolore, provoca danni a qualcosa o qualcuno ma se si usa solo quel che ci è necessario allora siamo assolti da ogni colpa.
Ciao.
Il tuo racconto mi porta alla mia infanzia, avevo circa 8 anni e giocavo con dei cugini più o meno coetanei.
RispondiEliminaTrovare la carabina del loro babbo fu una grande volpata, iniziare a sparare e colpirmi in una gamba fu
una disgrazia evitata.Sono contraria all'uso delle armi.
Però la Bianca è un altro discorso e le auguro che il suo idolo la contraccambi subito senza farla soffrire
inutili pene d'amore.
Ciao ciao
Ciao Massimo, cos'è questa latitanza dal blog? Ti sei stufato? Sei in partenza per altri lidi? Ti sei dato alla politica?
RispondiEliminaAspetto di leggerti ancora!
Unroseto...Spero per la nostra bianca un futuri felice
RispondiEliminae mi adopererò affinchè lo sia
e credo che sia esattamente la stessa cosa che t'aspetti e che fai te
e anche la Luigina e anche la Sari e anche l'Angela e anche la Ciaolili
e tutti/e quelli7e che tra noi hanno dei nipoti.
nina, la signora è servita.