Uno pare che
i nomi degli amici se li sceglie,
ma se questo
si chiama Massimo non ci posso fare niente,
ormai ce
n’ho una decina intorno e quando a casa mia si dice Massino
siamo
obbligati a far seguire una descrizione e per lui è “quello delle tette”
perché lui
di mestiere controlla quelle,
a me mi
tocca strabuzzare gli occhi per non farmi accorgere se le guardo,
lui le ha
sempre davanti al naso e fa le mammografie, dicono sia bravo, non dubito.
E’ secco e
taccagno, lo dico insieme perché ho sempre pensato
che le due
cose fossero collegate, veramente di collegamenti ne avrei anche un altro,
ma su questo
non ho mai chiesto conferma: è la stitichezza,
se uno è
magro e anche stitico allora secondo me è taccagno un bel po';
lui ha una
marcia in più: è silenzioso, ma non solo perché parla poco,
no, è che
quel poco che dice pare gli costi sangue.
Quando siamo
in macchina e lui dice qualcosa mi vien voglia di alzare il volume dalla radio,
tanto lo
dice a bassa voce e, siccome mi son stancato di dirgli di ripetere,
faccio finta
di correre dietro ai miei pensieri e non rispondo.
Comunque
Massimo adesso s'è innamorato, e non ci sarebbe niente di male,
solo che si
è innamorato a 62 anni,
L'innamoramento
è come una malattia,
da giovane
hai dei febbroni da cavallo ma durano poco
da anziano
la febbre non è alta ma sta lì e non va via mai.
Innamorarsi
a 62 anni poi è abbastanza frequente,
si parla
spesso di gente che a quell'età e anche oltre
si sia
innamorata di ragazze di venti o trent'anni, succede,
ma le
statistiche dicono che il fatto è strettamente legato allo status sociale:
più soldi
hai più spesso succede.
E’ come se
gli innamoramenti li regalasse Equitalia ai migliori contribuenti.
Comunque
Massimo non sta nelle alte sfere della finanza, anzi, però oh, s'è innamorato.
Che uno si
innamori a 62 anni senza essere ricco sfondato ancora va bene ma Massimo ha
famiglia,
tre figli
che sono bellissimi, mi vogliono un bene che non ti dico, a me,
al padre
adesso un po' meno perché se ne è andato di casa,
ma insomma
lui è lì che sta manovrando
e sono
sicuro che prima o poi gli vorranno bene come prima,
non lo dico
come fosse un augurio, lo dico perché son convinto che
l'odio
perenne è una rarità e alberga solo in anime forti
e qui da noi
le anime forti scarseggiano, ma non perché siamo pecoroni,
è una
questione geografica che poi ha
condizionato il DNA, mi spiego:
Le Marche si
chiamano così perché il nome deriva da demarcazione, confine,
e noi
eravamo al confine di tutti e tutti passavano da qui, Piceni, Etruschi, Romani,
Cartaginesi,
i barbari
son venuti a frotte, pareva che si passassero la voce,
poi è stata
la volta degli Arabi, i Francesi, ultimamente anche qualche turista che chissà
da dove viene
e tutti si
sono approfittati delle nostre donne.
Se un
ostrogoto non batteva un chiodo a casa sua lo mandavano da noi
tanto
qualcosa rimediava di sicuro.
Questo per
dire che abbiamo il sangue più misto del mondo
e ancora c'è
gente da ste parti che cerca la razza pura:
siamo
bastardi incrociati coi meticci ecco,
tanto per
dire che anche caratterialmente c'è chi è più determinato di noi
e con sto
giro largo volevo dire che, insomma,
le
marachelle di un padre da ste parti prima o poi i figli le perdonano.
Riepilogando,
Massimo, 62 anni, taccagno, poco abbiente, con tre figli a carico
(o a
scarico, dipende dai punti di vista), si è innamorato.
Ma Massimo è
anche ammogliato, la moglie è ‘na brava donna che porta a casa una buona paga,
non sarà
bella come un ritratto di madonna ma non è nemmeno brutta:
è normale,
secca anche lei (stitica non lo so) ma è normale e comunque s'erano scelti.
In questa
storia pare tutto normale, lui, Massimo, i figli, la moglie, la loro vita le
loro paghe
le vacanze
che fanno in roulotte, il lavoro…
però a 62
anni Massimo s'è innamorato lo stesso e un giorno m’ha detto
“Mi sono
innamorato”
“Come
sarebbe innamorato, e poi di chi?”
“Non la
conosci”
“Allora è
una di fuori che è venuta a fare una visita da voi guardoni porcelli
ma com’è ,
bella, brutta; alta , bassa, com’è fatta ?“
“Tu stronzo
pensi sempre lì, io questa non lo so com’è”
“ Come
sarebbe non lo so, l’avrai vista, no?”
“No, non
l’ho mai vista, ho letto cosa scrive e mi sono innamorato”
“ Ma
figurati, allora anche della Tamaro potevi innamorati,
ci sono migliaia
di scrittrici che scrivono bene, ma da qui a innamorarsi ce ne corre”
“A me come
scrive la Tamaro non mi piace e poi io a questa gli ho telefonato,
c’ho parlato
e gliel’ho detto che ero innamorato”
“E lei t’ha
mandato a cagare, …sennò tocca ricoverarla subito”
“ No, ha
detto che ci pensa”
“ Che pensa
a cosa?”
“Se
ricambiarmi”
“Era ancora
in ambulanza o era già in isolamento al Cottolengo?”
Ma dimmi tu
se un idiota che legge una cosa intelligente scritta da una donna si possa
innamorare!
E la cosa
più incredibile è che anche lei pare (speriamo di no) che ricambi!
Questo
sovverte tutte le mie certezze sulla chimica dei sentimenti :
io c’ho
messo in piedi una teoria strepitosa sulla chimica dei sentimenti
e lui in un
attimo smonta tutto, la mia è una teoria seria mica una cazzata
e parte
dalla costatazione che gli odori non sono gli stessi per ognuno di noi,
li sentiamo
in modo diverso, quindi se per me una cosa puzza e per un altro profuma
un motivo ci
deve pur essere, un esempio pratico di questa teoria è che
se ti
avvicini a una donna, dopo che ha fatto venti chilometri di corsa
sudata, con
la schiuma sotto le ascelle come una cavalla,
e invece di
sentire quell’odore acre del sudore che le si secca addosso,
senti
profumo di Chanel numero cinque, ecco quello è amore.
E con la
chimica non si scherza, è una cosa seria e provata.
“Te questa
cosa non la capirai mai, te sei uno capace di piangere davanti a Guernica
e hai la
terra sotto le unghie e sei felice di averla perché è la tua terra
ma con le
donne riesci a fare solo una cosa,
io ho
trovato qualcuno con cui avrei potuto vivere,
il destino
ha voluto che non fosse così, ma adesso sappiamo tutti due
che a questo
mondo qualcuno che poteva amarci esiste,
forse non ci
vedremo mai ma solo sapere che una persona ti ama
è una
sensazione stupenda che te, con tutto il tuo amore per le cose
e il mare, i
tuoi cazzo di quadri e le minchiate sull’arte
non capirai
mai”
Massimo mi
ha chiesto un consiglio e io gli ho detto che devono incontrarsi,
gli ho detto:
“ Incontrala,
prima però stai una settimana senza fare la doccia cambiare maglietta mutande e
calzini,
se ti sta
vicino per più di cinque minuti è la donna della tua vita
sennò lascia
perdere e torna a casa”.
Dovrebbe
funzionare.
20 marzo, è
passato un mese e mezzo da quando l’ho visto l’ultima volta
suona il
telefono ed è lui che chiede cosa faccio per pranzo
e come al
solito se gli piace s’invita e oggi s’invita.
Quando
finito di mangiare van via tutti rimaniamo soli e si può parlare:
“Allora
com’è andata?”
“Benissimo,
ma… ma lo sai che sono proprio cretino io?...
Perché dò
retta a un testa di cazzo come te,
che mi fa
fare figure di merda,….
ho seguito
il tuo consiglio
e vuoi
sapere cosa mi ha detto appena ci siamo visti?”
“Dai dì”
“Vuoi fare
una doccia?”