lunedì 8 aprile 2019

Salute e altre faccende


M’ha telefonato la Valeria, ci uniscono gli anni di liceo e una cotta
ma mezzo secolo ci ha fatto diventare due
che si divertono a ridere delle proprie disavventure.
M’ha chiesto com’è il bicchiere ho risposto che:
“Visto da fuori è più pieno che mezzo, visto da dentro…
adesso cerco il bicchiere che non so più dov’è e poi ti fò sapere”.
In realtà il bacino pare sia a posto ma il gomito non riesco ad appoggiarlo,
la mano è gonfia, le dita non si piegano perché sembrano salcicce e
il polso si piega solo con un bel dolore che faccio finta di sopportare.
L’ortopedico (che non capisce un cazzo perché se capiva qualcosa
vedeva che avevo rotto anche il gomito invece s’è accorto tre mesi dopo)
dice che va tutto benissimo ma a me questa ostentazione di salubrità mi puzza un po’
anche perché ha detto la stessa cosa a quello che è uscito prima di me
che camminava tutto sciancato.
Adesso m’hanno dato delle pillole per sgonfiare la mano,
non so se ho preso quelle giuste perché son sempre a far la piscia,
c’ha da esse qualcosa che mi sfugge, i dottori detengono un potere
imperscrutabile per cui capisci quale sia il migliore solo dalla parcella
e anche se la cura non funziona, siccome ti sei svenato per pagarlo
resta comunque il più bravo (se non altro a fregarti i soldi).
Il 2 Maggio partirà la nostra regata fino a Pola e ritorno,
ho chiesto a Max se voleva venire “Ma certo!”
Ma certo che viene, mica paga lui!
Staremo fuori 4 giorni, se non m’arrestano i Croati perché l’ho affogato
vi riferirò al ritorno.                     Se torno.
Perché per me il problema non è partire, a partire faccio svelto,
il problema è il ritorno, anche quando torno a casa dal paese
tergiverso sempre nel parcheggio qui davanti
e non trovo mai la forza di entrare in casa,
e anche quando lavoravo ero quello che usciva per ultimo.
Ma sta cosa non succedeva mica solo a me, il padrone alle sei mi chiamava
e mi diceva se avevo voglia di fare una mano di ramino,
appena si spargeva la voce della ‘serata ramino’ se ne aggregava sempre qualcuno
a giocare o a vedere e si facevano le otto come ridere e se vincevo
trasformavo le ore perse a giocare in straordinario pagato, lui s’incazzava ma
“Boselli, ha perso mica giochiamo le medaglie, è lavoro anche questo!”
tanto io ero sempre quel ladro comunista.
Ieri un vecchio cliente m’ha chiesto se gli do una mano a fare un nuovo modello
di cameretta, gli ho detto che se ha tempo di aspettare gliela do,
“Aspettare fin quando?”
“Fino a ottobre che adesso arriva l’estate e non ho voglia di lavorare”
Se non vado via alla svelta mi mena
ma che soddisfazione lavorare solo quando mi pare!

8 commenti:

  1. Questa storia che i medici sono bravi in base alla parcella mi fa girare i cabasisi che non ho come una pala eloica la sera del burian! Ti sei fatto mettere che cacchio di cerotti? Hai provato a sentire il parere di chi costa meno ma ama di più il suo mestiere e il paziente?

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    1. Domattina sono in ambulatorio da te poi mi mandi da qualcuno che conosci.

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  2. "Perché per me il problema non è partire, a partire faccio svelto, il problema è il ritorno..."
    Novello Ulisse!

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  3. Da qualche anno l'atteggiamento dei medici è cambiato. Ora non sono più interessati a fare prevenzione, non indagano sul come ti senti e se non sei sveglio a farti intendere, ti lasciano penare. Recentemente ho minacciato, con apparente sottomissione, un ortopedico fuori di testa dicendogli che non mi mancava la capacità di trattarlo altrettanto male se avesse continuato. Bisogna che sappiamo tutto noi, come con il fisco...
    A trovarli quelli appassionati del loro lavoro e premurosi con i pazienti!!!
    Sono alle prese con vari assilli di salute personali e familiari, che si risolveranno con il tempo, spero! Lo spero soprattutto per una mia nuora, alle prese con un tumore al seno. Una lotta continua, e ingiusta, perché da vecchi non ce la si fa più come da giovani.
    Il tuo raccontare è sempre bello e ironico, non posso non passare qui da te.
    Abbi cura di te e a presto con buone notizie di guarigione.
    Abbraccio
    Nou

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  4. Ciao nou,
    per la verità non vedendoti stavo un po' in pensiero, ora dovrei essere tranquillo ma per quello che dici non lo sono per niente.
    Dici che devo pensare a guarire, ma anche te datti una mossa e non pensare solo agli altri. Ciao.

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  5. Come fai a partire con la mano fuori uso?

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  6. Per la Pesaro Pola partirei anche con la vendetta di Montezuma conclamata, è una regata bellissima e va in una altrettanto bella città.
    Ciao Silvia.

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