Cerco di
avvicinare la prua alla banchina tirando la cima d’ormeggia
ma lei salta
troppo presto, scivola e cade malamente.
Capisco al
volo che è grave e corro alla macchina per portarla al pronto soccorso
ma quando
torno vedo che la coscia è troppo gonfia e corta e immagino che sia rotto il
femore
nel
frattempo si avvicina uno che dice di essere un ortopedico
e le sistema
la gamba in modo che le faccia meno dolore,
solo dopo sapremo
che è il primario di ortopedia che ha una barca ed era lì.
Arriva
l’ambulanza la mettono sul “cucchiaio” e la portano via.
Tra
operazione e degenza passiamo una settimana in ospedale
e poi adesso
toccherà passare un mese alla riabilitazione in regime di ricovero.
Vado a
trovarla tutti i giorni anche se non è
proprio dietro l’angolo,
ogni giorno
è più depressa anche perché è ricoverata in un reparto dove ci sono parecchi
anziani
e ogni tanto
ce n’è qualcuno che parte per la tangente e urla che vuole la mamma,
uno che urla
giorno e notte “Aiutatemi”
ma quando si
avvicinano gli infermieri non sa dire cosa vuole,
poi c’è gente
che russa come un caterpillar
e altri che
per tutta la notte suonano il campanello per cambiare il pannolone,
l’altro
giorno una signora ha tirato giù una fila di stecche
che neanche
un camallo riusciva a dirle tutte,
insomma, sarebbe
l’ambiente ideale per uno che soffre d’insonnia
ma per una
che ha da guarire lascia un po’ a desiderare.
Io intanto
ho imparato a lavare i piatti, i panni e anche a stirarmi le camicie,
pulire casa,
passare l’aspirapolvere e lo straccio,
mi son messo
a fare tutte le cose come mi pare giusto
senza avere
qualcuno che mi dica di farle così o cosà.
La
solitudine non è certo una cosa bellissima,
ma si può
sopportare e ha perfino i suoi lati positivi, posso girare per casa in mutande,
stravaccarmi
sul divano e farmi una birra a mezzanotte,
la doccia
nel bagno buono o tagliarmi le unghie dei piedi in salotto.
insomma tutto
quello che si può fare solo quando non c’è lei,
è bello anche sapere che ti basti, non hai bisogno d'altri
è bello anche sapere che ti basti, non hai bisogno d'altri
ed è piacevole
anche non sentire tutto il giorno una che parla in continuazione
che è ferrata
su tutti gli argomenti perché lei segue tutti i talk show,
anche se li
danno alla stessa ora su canali diversi,
è bellissimo
anche non avere quelle tre o quattro befane delle sue amiche per casa
che mi
chiedono di continuo “Te cosa ne pensi?”
sapendo già
che di quel che penso io non gliene frega niente.
Detto ciò
non posso negare che un po’ mi manca
ma in fondo
a pensarci bene non è la solitudine o la sua mancanza che mi pesano,
è che in
casa, ora che son solo, non so con chi litigare.