lunedì 3 luglio 2017

La Marietta



La Marietta e Pierino, stavano sopra casa di nonna,
io li ho conosciuti da vecchi, prima di loro in quell’appartamento
ci stavano Titi e la Boba.
Quando scendeva le scale la Marietta si fermava sempre
a fare due chiacchiere con nonna, si dicevano le cose delle donne,
e finivano sempre con le confidenze sul pranzo o sulla cena,
c’era una frasetta che ripeteva spesso la Marietta:
“Adess vo a comprà mezz’ett de prosiutt per Lucièn”
e io e la Mirella ridevamo come matti da sotto il tavolo della saletta
e ripetevamo all’infinito
“Mezz’ett de prosiutt per Lucièn”
“Mezz’ett de prosiutt per Lucièn”
Lucien, al secolo Luciano era il loro figlio, era stato in marina,
aveva fatto il comandante di lungo corso sulle navi
e poi era tornato in paese anzitempo perché incompatibile con la vita in mare.
Può succedere a volte che la crudeltà del paese
trasformi l’epiteto in nomignolo, ad uso di pochi
che diventa soprannome e infine il solo nome con cui si individua una persona
e a questo punto tutti hanno la facoltà di dimenticarsi il nome e cognome
per chiamarlo col solo soprannome che per Lucièn era diventato
“il Capitano di lungo sorso” per l’assidua frequentazione delle osterie.
Il  capitano si alzava presto e col pigiama e la vestaglia
usciva di casa in ciabatte a andava da Piero a farsi un bicchiere
Una volta Ermes l'ha incontrato mentre tornava a casa
e siccome non stava in piedi e s'era fermato appoggiato al muro di San Pietro
l'ha accompagnato a casa,  appena arrivati alla porta il capitano gli dice  di andar via
perché se la moglie lo vedeva accompagnato da Ermes poteva pensare che fosse ubriaco
Ermes andò via ma quando si girò in dietro la porta era aperta e lui accasciato per terra.
La Marietta era piuttosto parca nelle spese
e chi ne faceva le spese era Pierino che era costretto a farsi bastare il toscano
per quasi tutta la settimana e lo doveva andare a fumare in cima al terrazzo
dove c’era la sirena dei pompieri.
Nonno fumava le Esportazioni senza filtro e a volte anche le alfa
ma ogni tanto portava a casa un toscano per Pierino
e nonna si arrabbiava perché diceva che il fumo a Pierino gli faceva male
e poi non voleva litigare con la Marietta che andava con lei a fare il triduo a Santa Rita
(la scelta della Santa non era certo casuale, infatti
una Santa maritata capiva certamente meglio di altri santi le questioni famigliari).
D’estate, quando mamma doveva andar su a stendere i panni gridava da sotto:
“Pierino, ho da stendere” lui che prendeva il sole coi mutandoni lunghi
scendeva a casa sua e mamma saliva a stendere i panni.
Faceva la guardia Pierino, e tra i suoi compiti c'erano anche delle certificazioni
e altre incombenze amministrative per cui in fondo al foglio (in calce)
doveva mettere la firma e la sua era "Pierino P."
a chi gli chiedeva perché non mettesse il cognome rispondeva che lo conoscevano
tutti per nome quindi il cognome era inutile metterlo.
La morte di Pierino non la ricordo, forse ero in collegio
ma quando morì la Marietta, mamma, nell’attesa che arrivassero i parenti da Genova
si trovò ad assistere all’evento,
ad un certo punto la Marietta mise un braccio dietro la testa e mamma
credendo di fare cosa gradita le accarezzò i capelli
ma la Marietta continuava a mettere le mani dietro la testa
e non si capiva cosa volesse fare, la mano si infilò sotto il cuscino e continuò a cercare,
mamma mise una mano lì sotto anche lei e tirò fuori il portamonete,
lo diede alla Marietta che disse “Lo tengo io”
e con queste parole esalò l’ultimo respiro.
“ Lo tengo io” per chi non è dei nostri non vuol dire niente
ma per noi è il ricordo di un evento che c’ha visto bambini
e ci fa alzare un po’ i lati della bocca.
L’altro giorno mentre cambiavo i pantaloni e travasavo  la roba dalle tasche sul comò
ho tirato fuori il portafoglio che è caduto per terra
la Meg l’ha raccolto e ha detto “te lo tengo io”
gliel’ho tolto dalle mani e le ho risposto “Valà, è meglio che lo tengo io”
m’ha guardato quasi offesa e allora m’è toccato raccontare tutta la storia
della Marietta, Di Pierino e di Lucièn, pardon del Capitano di lungo sorso
e già che c'ero l'ho anche scritta così non me la scordo.








6 commenti:

  1. Mi fa venire in mente mia madre, ormai già persa nel suo mondo dell'Alzheimer. Un giorno se la prese con mio padre, gli disse: "Ecco come sono ridotta, non ho più un soldo!" e lui, pazientemente, prese il portamonete, ci mise dentro cinquanta euro e glielo mise nella borsa. Mamma non sapeva nemmeno più a cosa servissero cinquanta euro, ne' si sarebbe ricordata, di lì a poco, di avere una borsa, ma lui voleva che fosse felice e che pensasse di disporre di denaro per andare a fare la spesa. Avevo provato molta tenerezza per lui, che faceva di tutto per fare contenta mamma, anche se lei non lo riconosceva più.

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  2. Tu sì che li sai pescare bene i ricordi

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  3. Ciao Kathe... son contento di averti fatto venire alla mente qualcosa anche a te.
    Amanda, domani vado da mia sorella che è la memoria storica della famiglia e forse mi dirà altre cose che adesso non ricordo e mi toccherà allungare la storia.

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  4. Mentre rispolveri i tuoi ricordi, mi fai venire in mente i miei un po' simili...ma come li racconti tu sembrano un film dove ogni personaggio è il protagonista.

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  5. Ciao Nou, Serviamo tutti noi bologgisti anche a questo,
    siamo come i cruciverba ci facciamo venire in mente persone luoghi ed eventi.

    Non so se vi siete accorti ma ogni tanto aggiungo un pezzetto che mi viene in mente.

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